Sono inaccettabili le affermazioni rilasciate dal consigliere regionale Alberto Preioni, che tendono a deresponsabilizzare il ruolo della Regione nella quale è capogruppo del partito di maggioranza relativa.
La situazione non è certo facile e, oggi più che mai, chi ha un mandato ad amministrare è chiamato a svolgere il proprio ruolo con profondo senso del dovere, con misura ed equilibrio evitando polemiche inutili e ancor più se scriteriate e gravemente offensive.
Non esiste una salute pubblica e una salute privata.
Esiste il “diritto” alla salute che si estende anche alle strutture private giacchè anche lì i malati sono esseri umani e il servizio erogato è pubblico.
Consideriamo, ancor più in questo particolare momento, del tutto inaccettabili ed estremamente gravi le affermazioni del consigliere regionale nei riguardi dei medici di famiglia. Se egli è a conoscenza di comportamenti omissivi da parte di alcuni sanitari faccia denuncia all’autorità giudiziaria, ma si evitino affermazioni generiche che gettano discredito su di una intera categoria.
Vogliamo, pertanto, esprimere il nostro più profondo rispetto e la nostra gratitudine a chi, in prima linea, mette a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri. I medici, anche di famiglia, non hanno mai fatto mancare le cure a nessuno pur “a mani nude” stante l’assenza di dispositivi di protezione individuale come mascherine e camici, difficilmente reperibili sul mercato.
Scaricare su di loro quelle che sono state – e sono – le evidenti difficoltà riscontrate anche a livello regionale, è inaccettabile e inevitabilmente deve aprire una riflessione sul ruolo istituzionale di chi, in un momento come questo, offende gratuitamente e immotivatamente.