Viviamo in un tempo di profonde trasformazioni, di grande incertezza e fragilità sociale, ambientale e economica, proprio per questo ora più che mai abbiamo bisogno di politica, di “buona” politica. La politica deve riprendere lo spazio suo proprio di strumento a servizio del bene comune, assumendo il ruolo di istituzione a servizio della comunità con l’obiettivo prioritario di ridare dignità alla persona e all’ambiente in cui vive, rifiutando la cultura dello scarto che negli anni ha emarginato e lasciato indietro donne, bambini, anziani, disabili, uomini.

Occorre tornare a riaffermare il rifiuto di ogni forma di discriminazione che abbia le sue origini nel sesso, nella razza, nelle convinzioni politiche e religiose e comprendere completamente quello che la globalizzazione che ci ha insegnato cioè che in un mondo interconesso e globale nessuno si salva da solo, e che se qualcuno resta indietro perdiamo tutti.

Siamo a un bivio, occorre inventare forme nuove e una grammatica politica nuova. E’ forse giunto il tempo in cui guardare all’esperienza femminile perché fa parte dell’esperienza femminile, il primato della persona e la qualità della vita. Inoltre, in un tempo in cui è necessario governare confrontandosi continuamente con la dimensione della complessità per prendere decisioni, facendo il minor numero di errori possibile, raccogliere e guardare alla dimensione femminile che è la dimensione della complessità e raccogliere la sua esperienza storica, può essere di aiuto. Infine, la dimensione femminile è stata e sarà determinante nella costruzione di un processo di pace.

Con l’Assemblea programmatica e organizzativa, DemoS Democrazia Solidale Piemonte desidera mettere a disposizione le proprie energie umane, politiche e organizzative, per collaborare con le realtà politiche e civiche del centro sinistra, le associazioni, il terzo settore, le cittadine e I cittadini per la realizzazione di una piattaforma politica plurale, solidale, innovativa, democratica e femminile.

Uno spazio di ascolto, dialogo e relazione che non si limiti alla definizione di accordi pre-elettorali, ma sia in grado di dare voce e di essere generativo di un nuovo modo di fare politica fondato su una comune visione e su azioni di governo in grado di riconnettersi alla cittadinanza e alla società tutta, che sia presente nei territori, nelle periferie più estreme delle città e delle zone interne, che sappia comprendere e dare risposte alle sofferenze sociali e ambientali

Le ferite sono molte e riguardano il pianeta oltre che le persone. Occorre ricucire con pazienza, rimettere insieme i pezzi. Riconnettere i territori, le persone, ricreare comunità di dialogo e capaci di cura Questa è la sfida delle grandi città del mondo, questa è la più grande sfida della nostra Regione.

Per fare questo occorre superare le divisioni, è necessario andare oltre i tanti Io gridati e solitari, occorre l’intelligenza, la creatività e il cuore di tutte e tutti, occorre la #forzadelnoi.