Erio Ambrosino ha presentato una mozione al Consiglio Comunale di Cuneo che ribadisce il dovere di difendere i diritti fondamentali comuni a tutti gli esseri umani, così come stabilito dalla Costituzione. Qui di seguito trovate il testo della mozione, che sarà discussa in una prossima seduta del Consiglio


“Difendiamo i Diritti e il Diritto”


IL CONSIGLIO COMUNALE

Considerate le misure sanzionatorie adottate dalla Russia e dagli Stati Uniti contro la Corte Penale Internazionale, i suoi funzionari e il suo personale e contro coloro che cooperano con essa, in risposta al fatto che la Corte sta svolgendo il suo mandato in conformità con lo Statuto di Roma;

Che tali misure aumentano il rischio di impunità per i crimini più gravi e minacciano di erodere lo stato di diritto internazionale, cruciale per promuovere l’ordine e la sicurezza globali;

Che, come ha affermato in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’Alto Commissario per i Diritti Umani, “ci troviamo in un periodo storico particolarmente pericoloso, in particolare quando il disprezzo e la mancanza di rispetto per il diritto internazionale umanitario e per il diritto internazionale dei diritti umani sta raggiungendo un crescendo assordante” e che “il diritto internazionale è l’edificio che le generazioni che ci hanno preceduto hanno costruito per proteggere l’umanità dall’autodistruzione”;

Evidenziato che “senza diritto, c’è solo violenza, ingiustizia e sfruttamento” e che “l’investimento nei diritti umani è un investimento nella pace ed oggi è più che mai essenziale”;

Preso atto che l’Organizzazione delle Nazioni Unite è stata creata nel 1945, dopo una terribile sequenza di guerre, genocidi, olocausto, gulag, pulizia etnica e bombe atomiche, per “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”, per “riaffermare la fede nei diritti fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana“, per “creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e alle altre fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti” e per “promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà”;

Dato atto che l’Onu è all’origine della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nel cui preambolo si afferma che “il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”;

Visto e considerato il Patto per il Futuro adottato dai Capi di Governo di quasi tutti i paesi del mondo, inclusa la Presidente del Consiglio italiano, durante il Summit del Futuro che si è svolto a settembre 2024 presso la sede dell’Onu a New York, in cui è stata ribadita la necessità di promuovere la “ripresa della cooperazione internazionale basata sul rispetto del diritto internazionale, senza il quale non possiamo né gestire i rischi né cogliere le opportunità che abbiamo di fronte”; si riconosce “che il sistema multilaterale e le sue istituzioni, con le Nazioni Unite e la sua Carta al centro, devono essere rafforzate per stare al passo con un mondo che cambia” e si riafferma “il nostro incrollabile impegno ad agire nel rispetto del diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite, i suoi obiettivi e principi”;

Che preoccupano le continue manifeste massicce violazioni dei diritti umani, della legalità e del diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite, responsabili di scioccanti perdite e sofferenze umane e per i continui tentativi di paralizzare, condizionare, indebolire, delegittimare e marginalizzare il sistema dell’Onu;

Che, altresì, preoccupa l’escalation di carneficine in corso e le tragiche conseguenze di tanti crimini di guerra e crimini contro l’umanità che restano impuniti nonché di tante decisioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza e della Corte Internazionale di Giustizia che restano ignorate;

Che allarmano i ripetuti attacchi armati alla missione di pace dell’Onu in Libano (Unifil) che hanno ucciso e ferito numerosi caschi blu e hanno distrutto strutture ed equipaggiamenti delle Nazioni Unite;

Che, altresì, allarma la decisione del Parlamento israeliano di impedire all’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) di continuare il suo lavoro essenziale per quasi 6 milioni di rifugiati nei Territori Palestinesi Occupati, compresa Gerusalemme Est, come da mandato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite; decisione che segue l’uccisione di oltre duecento impiegati dell’Onu e la distruzione di scuole, ospedali e altre strutture delle Nazioni Unite;

Garantito che l’alternativa all’Onu è la legge del più forte, il dominio dell’illegalità, dell’arbitrio, e dell’impunità, il caos internazionale, la devastazione ambientale planetaria, la violazione sistematica dei fondamentali diritti umani, delle libertà e della democrazia;

Che il destino delle Nazioni Unite è indissolubilmente collegato alla legalità e al diritto internazionale dei diritti umani;

Ricordando che tali valori, principi e diritti sono anche inscritti nella Costituzione Italiana che sta alla base della nostra Repubblica e nel Trattato sull’Unione Europea;

Richiamando l’art. 5 dello Statuto del Comune di Cuneo, insignito di medaglia d’oro per meriti della Resistenza che recita:

“Il comune, nella sua attività, si ispira a principi e valori fondamentali del bene comune, della giustizia, della libertà, del rispetto dei diritti, dell’uguaglianza, della solidarietà, dell’autorità come servizio e si impegna affinché ogni cittadino li recepisca e li attui per il bene della comunità.”

Ricordando i numerosi appelli, iniziative e proposte per l’Onu dei Popoli, la riforma e democratizzazione delle Nazioni Unite promosse, sin dal 1992, dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, in collaborazione con il Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova e altre organizzazioni;

Condividendo il programma 2024-2026 del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani teso a trasformare ogni città in un “Cantiere di pace e di futuro” e a ri-costruire una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta;

Visto l’invito del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, di cui il nostro Comune fa parte dal 1996, ad aderire alla Campagna per il rafforzamento e la democratizzazione dell’Onu, promossa in occasione dell’80° anniversario della nascita delle Nazioni Unite (1945-2025), che culminerà con l’Assemblea dell’Onu dei Popoli (6-12 ottobre 2025) e la Marcia Perugia – Assisi della pace e della fraternità “Imagine All The People” del 12 ottobre 2025;

Vista, infine, la richiesta del Coordinamento ad invitare e ospitare nella nostra città uno dei rappresentanti dei popoli che parteciperanno all’Assemblea dell’Onu dei Popoli e alle iniziative collegate;

RIAFFERMA

il proprio sostegno ai valori, ai principi e agli obiettivi enunciati nella Costituzione Italiana, nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ribadendo la centralità dell’Onu per la costruzione di un ordine mondiale di pace e di giustizia sociale ed economica, come definito dall’articolo 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;

CHIEDE

al Governo e al Parlamento italiano, alla Commissione e al Parlamento europeo di: • agire, in coerenza con quanto sottoscritto nel Patto per il Futuro, per difendere, rafforzare e rilanciare il ruolo di pace dell’Onu, a partire dalla sua capacità effettiva di proteggere e soccorrere le popolazioni travolte dalle guerre; • operare per raggiungere la cessazione delle guerre e delle stragi in corso nel mondo, a partire dall’Ucraina, dalla Striscia di Gaza e dal Libano;

DECIDE

di aderire alla Campagna per il rafforzamento e la democratizzazione dell’Onu promossa in occasione dell’80° anniversario della nascita delle Nazioni Unite (1945-2025) che culminerà con l’Assemblea dell’Onu dei Popoli (6-12 ottobre 2025) e la Marcia Perugia – Assisi della pace e della fraternità “Imagine All The People” del 12 ottobre 2025;

di accogliere l’invito del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ad invitare e ospitare nella nostra città uno dei rappresentanti dei popoli che parteciperanno all’Assemblea dell’Onu dei Popoli e alle iniziative collegate;

di collaborare alla realizzazione del programma di attività 2024-2026 del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani;

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