Nuovo ospedale di Alessandria: DemoS contraria al partenariato pubblico-privato
“Apprendiamo dagli organi di informazione che l’Assessore regionale alla Sanità avrebbe annunciato ai sindaci dell’Alessandrino l’avvio dell’iter di valutazione dell’affidamento a un privato della realizzazione del nuovo ospedale di Alessandria. Quindi, l’assessore regionale alla sanità potrebbe abbandonare la linea del finanziamento Inail che, abbiamo detto e scritto più volte, era debole”
dichiara la Coordinatrice provinciale di DemoS,
Paola Ferrari.
Che aggiunge: “In più occasioni avevamo ipotizzato che la Giunta regionale avrebbe potuto optare per il partenariato pubblico-privato per realizzare il nuovo ospedale di Alessandria. Ora vogliamo che l’assessore Icardi fornisca i costi reali della costruzione, ma non solo. È importante e doveroso conoscere, anche, i costi delle opere connesse alla realizzazione del nuovo presidio, comprese quelle viabili e quelle dell’abbattimento della vecchia struttura. Ci interessa la sostenibilità dei costi a carico dell’Azienda ospedaliera universitaria di Alessandria. Vogliamo questi dati prima delle elezioni di giugno perché la sanità non è un affare per la propaganda elettorale, ma un diritto dei cittadini”.
Anche DemoS, infine, sottolinea che nell’attuale struttura manca personale, il pronto soccorso è spesso sovraffollato, nonostante i grandi sforzi degli operatori, e che le liste d’attesa continuano ad essere incompatibili con il diritto alla salute.
Che aggiunge: “In più occasioni avevamo ipotizzato che la Giunta regionale avrebbe potuto optare per il partenariato pubblico-privato per realizzare il nuovo ospedale di Alessandria. Ora vogliamo che l’assessore Icardi fornisca i costi reali della costruzione, ma non solo. È importante e doveroso conoscere, anche, i costi delle opere connesse alla realizzazione del nuovo presidio, comprese quelle viabili e quelle dell’abbattimento della vecchia struttura. Ci interessa la sostenibilità dei costi a carico dell’Azienda ospedaliera universitaria di Alessandria. Vogliamo questi dati prima delle elezioni di giugno perché la sanità non è un affare per la propaganda elettorale, ma un diritto dei cittadini”.
Anche DemoS, infine, sottolinea che nell’attuale struttura manca personale, il pronto soccorso è spesso sovraffollato, nonostante i grandi sforzi degli operatori, e che le liste d’attesa continuano ad essere incompatibili con il diritto alla salute.