Ius Scholae nello statuto del Comune di Torino
Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato nel corso della seduta del 23 ottobre 2023la delibera presentata dalla consigliera
Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS),
insieme a Vincenzo Camarda (Pd) e Lorenza Patriarca (Pd) che modifica lo Statuto Comunale, introducendo il comma 6 all’articolo 7:
“La Città di Torino conferisce la Cittadinanza Civica ai minori nati all’estero e residenti a Torino, non in possesso della Cittadinanza Italiana, che abbiano completato in Italia una delle due articolazioni del primo ciclo di istruzione (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado) o il secondo ciclo di istruzione”.
“E’ un atto estremamente importante, anche dal punto di vista simbolico” commenta il sindaco Stefano Lo Russo. “Speriamo che altre città possano seguire l’esempio del consiglio comunale di Torino che, ancora una volta si dimostra una città capace di accogliere e in grado di comprendere i cambiamenti profondi della società”.
“È un atto simbolico, di pace e di civiltà amministrativa” – ha spiegato la prima proponente Elena Apollonio, presidente della commissione consigliare Diritti e Pari Opportunità, “e anche se purtroppo negli ultimi trent’anni non è stato possibile modificare la legge italiana, vogliamo introdurre un gesto – ahimè solo simbolico – per conferire la cittadinanza civica, in assenza di una legge che impedisce a chi nasce e studia nel nostro territorio di essere considerato un cittadino a tutti gli effetti. Ci auguriamo che la modifica contamini altre città per mettere in moto un’istanza dal basso che vuole riconoscere dignità e cittadinanza a chi ne ha pieno diritto”.
Apollonio ha quindi ringraziato i presidenti di Commissione Camarda e Patriarca, la presidenza del Consiglio Comunale e le Circoscrizioni per il supporto.
La mozione ha raccolto il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza, del Movimento 5 Stelle e di Torino Bellissima, per un totale di 31 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto.
“La Città di Torino conferisce la Cittadinanza Civica ai minori nati all’estero e residenti a Torino, non in possesso della Cittadinanza Italiana, che abbiano completato in Italia una delle due articolazioni del primo ciclo di istruzione (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado) o il secondo ciclo di istruzione”.
“E’ un atto estremamente importante, anche dal punto di vista simbolico” commenta il sindaco Stefano Lo Russo. “Speriamo che altre città possano seguire l’esempio del consiglio comunale di Torino che, ancora una volta si dimostra una città capace di accogliere e in grado di comprendere i cambiamenti profondi della società”.
“È un atto simbolico, di pace e di civiltà amministrativa” – ha spiegato la prima proponente Elena Apollonio, presidente della commissione consigliare Diritti e Pari Opportunità, “e anche se purtroppo negli ultimi trent’anni non è stato possibile modificare la legge italiana, vogliamo introdurre un gesto – ahimè solo simbolico – per conferire la cittadinanza civica, in assenza di una legge che impedisce a chi nasce e studia nel nostro territorio di essere considerato un cittadino a tutti gli effetti. Ci auguriamo che la modifica contamini altre città per mettere in moto un’istanza dal basso che vuole riconoscere dignità e cittadinanza a chi ne ha pieno diritto”.
Apollonio ha quindi ringraziato i presidenti di Commissione Camarda e Patriarca, la presidenza del Consiglio Comunale e le Circoscrizioni per il supporto.
La mozione ha raccolto il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza, del Movimento 5 Stelle e di Torino Bellissima, per un totale di 31 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto.