Accoglienza minori non accompagnati, una proposta, un metodo, un progetto di affidamento
I minori stranieri non accompagnati sono bambini-ragazzi di origine straniera che si trovano in Italia, privi di assistenza e rappresentanza da parte dei lorio genitori o di altri adulti, legalmente responsabili per loro.
“Per questi minori è necessario trovare rapidamente una collocazione protetta nella nostra realtà territoriale. Inizialmente la loro tutela viene garantita attraverso l’inserimento dello stesso minore presso una struttura di accoglienza, con l’obiettivo finale di pensare ad un progetto personalizzato capace di sostenere il percorso di integrazione a autonomia del ragazzo, che però sta diventando sempre più difficile” spiega Paola Ferrari, rappresentante di DemoS nel Consorzio dei Servizi sociali di Alessandria (Cissaca) e da anni tutrice proprio dei Mna.
La stessa Ferrari sostiene l’affidamento famigliare multietnico, e lo stesso Cissaca sta lavorando al progetto di questo tipo di affido.
“L’affidamento famigliare multietnico è l’accoglienza che una famiglia può offrire a giovani ragazzi di origine straniera che arrivano in Italia senza genitori, con l’obiettivo di garantire uno spazio sicuro di crescita ed integrazione, diventando per loro un punto di riferimento affettivo, sostitutivo alla rete famigliare d’origine” spiega Ferrari. Che aggiunge: “Ci sono proprio i giovani al centro delle proposte sull’immigrazione presentate recentemente dalla Comunità di Sant’Egidio. In particolare la situazione dei minori non accompagnati. I fondi per i centri sono stati tagliati e per l’accoglienza non rimangono che i commissariati. Eppure l’immigrazione si può gestire pensando in termini di bene comune”.
“Per questi minori è necessario trovare rapidamente una collocazione protetta nella nostra realtà territoriale. Inizialmente la loro tutela viene garantita attraverso l’inserimento dello stesso minore presso una struttura di accoglienza, con l’obiettivo finale di pensare ad un progetto personalizzato capace di sostenere il percorso di integrazione a autonomia del ragazzo, che però sta diventando sempre più difficile” spiega Paola Ferrari, rappresentante di DemoS nel Consorzio dei Servizi sociali di Alessandria (Cissaca) e da anni tutrice proprio dei Mna.
La stessa Ferrari sostiene l’affidamento famigliare multietnico, e lo stesso Cissaca sta lavorando al progetto di questo tipo di affido.
“L’affidamento famigliare multietnico è l’accoglienza che una famiglia può offrire a giovani ragazzi di origine straniera che arrivano in Italia senza genitori, con l’obiettivo di garantire uno spazio sicuro di crescita ed integrazione, diventando per loro un punto di riferimento affettivo, sostitutivo alla rete famigliare d’origine” spiega Ferrari. Che aggiunge: “Ci sono proprio i giovani al centro delle proposte sull’immigrazione presentate recentemente dalla Comunità di Sant’Egidio. In particolare la situazione dei minori non accompagnati. I fondi per i centri sono stati tagliati e per l’accoglienza non rimangono che i commissariati. Eppure l’immigrazione si può gestire pensando in termini di bene comune”.