Dialogo aperto sugli sgomberi nelle case popolari a Novara
In un articolo di
Laura Cavalli,
Il Giornale di Novara del 28 agosto 2023 racconta la positiva evoluzione del
problema dello sgombero delle famiglie di Sant’Agabio in vista dei lavori di
ricostruzione delle case popolari grazie alla mediazione di
Piergiacomo Baroni,
esponente di Demos e consigliere comunale di opposizione eletto nella lista
civica “Insieme per Novara”.
Giovedì mattina Baroni ha accompagnato le famiglie che ancora non hanno trovato una soluzione abitativa alternativa fino agli uffici di corso Cavallotti. «Sono stato ricevuto dall’assessore Teresa Armienti e dalla responsabile del settore, dottoressa Spina, racconta Baroni e sono lieto che finalmente si sia intrapresa la strada del dialogo, che era quella che da tempo chiedevo, perché sono convinto che nessuna soluzione possa essere trovata senza l’ascolto Si è svolto tutto con estrema tranquillità e innanzitutto sono state fornite rassicurazioni sul fatto che non sono in previsione distacchi delle utenze a brevissimo. Ma, cosa più importante, è stata assicurata la disponibilità a organizzare degli incontri tra le famiglie occupanti e gli assistenti sociali, per individuare possibili soluzioni che magari possano evitare di dividere i nuclei familiari».
Dal momento che, come più volte ribadito dall’assessore Armienti, trattandosi di occupanti abusivi Comune e Atc non possono assegnare loro alcun alloggio nè inserirli nelle graduatorie dell’emergenza abitativa, una possibile via d’uscita coinvolge il volontariato sociale.
«Con la collaborazione di associazioni del territorio – dice Baroni – potrebbero essere individuati alloggi da mettere temporaneamente a disposizione di queste famiglie, così da non doverle dividere. In fondo, si tratta di pochi nuclei, una quarantina di persone in tutto, metà delle quali sono bambini… Vediamo cosa si riuscirà a fare… Nel frattempo lo spirito è positivo e sono soddisfatto che quanto meno si sia rientrati in un ambito di dialogo e di coinvolgimento delle realtà del territorio».
Giovedì mattina Baroni ha accompagnato le famiglie che ancora non hanno trovato una soluzione abitativa alternativa fino agli uffici di corso Cavallotti. «Sono stato ricevuto dall’assessore Teresa Armienti e dalla responsabile del settore, dottoressa Spina, racconta Baroni e sono lieto che finalmente si sia intrapresa la strada del dialogo, che era quella che da tempo chiedevo, perché sono convinto che nessuna soluzione possa essere trovata senza l’ascolto Si è svolto tutto con estrema tranquillità e innanzitutto sono state fornite rassicurazioni sul fatto che non sono in previsione distacchi delle utenze a brevissimo. Ma, cosa più importante, è stata assicurata la disponibilità a organizzare degli incontri tra le famiglie occupanti e gli assistenti sociali, per individuare possibili soluzioni che magari possano evitare di dividere i nuclei familiari».
Dal momento che, come più volte ribadito dall’assessore Armienti, trattandosi di occupanti abusivi Comune e Atc non possono assegnare loro alcun alloggio nè inserirli nelle graduatorie dell’emergenza abitativa, una possibile via d’uscita coinvolge il volontariato sociale.
«Con la collaborazione di associazioni del territorio – dice Baroni – potrebbero essere individuati alloggi da mettere temporaneamente a disposizione di queste famiglie, così da non doverle dividere. In fondo, si tratta di pochi nuclei, una quarantina di persone in tutto, metà delle quali sono bambini… Vediamo cosa si riuscirà a fare… Nel frattempo lo spirito è positivo e sono soddisfatto che quanto meno si sia rientrati in un ambito di dialogo e di coinvolgimento delle realtà del territorio».