Conferenza stampa di Piergiacomo Baroni
Un articolo comparso su Il Corriere di Novara a firma di
Erica Bertinotti
offre un ampio resoconto della conferenza stampa di
Piergiacomo Baroni
capogruppo di Insieme per Novara e segretario provinciale di DemoS – Democrazia Solidale, evidenziando i principi che sono stati alla base di Baroni in consiglio comunale e nella città di Novara, cioè la difesa della pace (con una mozione consigliare approvata all’unanimità) e l’attenzione per la parte più fragile della popolazione cittadina.
La lista dei problemi affrontati e della proposte portate sui tavoli della politica è lunga.
L’ultimo e più urgente problema è quello dei 21 adulti e 22 minori che occupano abusivamente alloggi nella zona di Sant’Agabio e che rimarranno senza casa entro il 31 luglio per l’abbattimento delle case popolari. Baroni ha iniziato a occuparsi del problema nell’autunno del 2022, con ripetute denunce e proposte, anche in accordo con le organizzazioni del volontariato, ma l’amministrazione novarese e ATC non hanno mai seriamente affrontato la questione. Nella seduta del consigli comunale del 13 luglio verrà discussa una nuova mozione firmata da Baroni e sottoscritta da tutte le minoranze su questo problema.
Il dormitorio per i senza fissa dimora è un altro punto da affrontare, perché la soluzione provvisoria nel remoto ex-villaggio TAV sembra solo servire a nascondere la presenza dei poveri collocandoli nell’estrema periferia, lontani dalle mense e dalle strutture di appoggio. La soluzione proposta da Baroni per superare l’emarginazione e favorire il reinserimento sono piccole strutture di accoglienza diffuse nel territorio cittadino.
Grazie all’insistenza di Baroni, la giunta ha stanziato 120mila euro per l’assistenza domiciliare, che però devono ancora essere effettivamente spesi e che coprirebbero comune le necessità di una minima parte degli 8mila anziani soli che vivono a Novara, assistiti sopratutto dalle organizzazioni del volontariato e non dal comune.
Sul problema della scuola, oltre a Baroni è intervenuta l’esponente di DemoS Chiara Valmacchino che osserva che in alcune scuole primarie gli allievi sono al 100% bimbi stranieri o nati in Italia da genitori stranieri, mentre altre scuole, frequentate solo da bimbi di origine italiana, rischiano di chiudere per mancanza di alunni. Questa situazione, segnalata da DemoS all’Ufficio Scolastico Provinciale, deve essere superata.
Sempre sui problemi delle periferie, Baroni osserva che quartieri come San Rocco non hanno esercizi commerciali, che a Sant’Agabio non vi sono aree di gioco per il bambini. In centro inoltre i bagni di alcuni parchi sono inagibili e i mini alloggi del De Pagave sono vuoti nonostante l’emergenza abitativa.
La lista dei problemi affrontati e della proposte portate sui tavoli della politica è lunga.
L’ultimo e più urgente problema è quello dei 21 adulti e 22 minori che occupano abusivamente alloggi nella zona di Sant’Agabio e che rimarranno senza casa entro il 31 luglio per l’abbattimento delle case popolari. Baroni ha iniziato a occuparsi del problema nell’autunno del 2022, con ripetute denunce e proposte, anche in accordo con le organizzazioni del volontariato, ma l’amministrazione novarese e ATC non hanno mai seriamente affrontato la questione. Nella seduta del consigli comunale del 13 luglio verrà discussa una nuova mozione firmata da Baroni e sottoscritta da tutte le minoranze su questo problema.
Il dormitorio per i senza fissa dimora è un altro punto da affrontare, perché la soluzione provvisoria nel remoto ex-villaggio TAV sembra solo servire a nascondere la presenza dei poveri collocandoli nell’estrema periferia, lontani dalle mense e dalle strutture di appoggio. La soluzione proposta da Baroni per superare l’emarginazione e favorire il reinserimento sono piccole strutture di accoglienza diffuse nel territorio cittadino.
Grazie all’insistenza di Baroni, la giunta ha stanziato 120mila euro per l’assistenza domiciliare, che però devono ancora essere effettivamente spesi e che coprirebbero comune le necessità di una minima parte degli 8mila anziani soli che vivono a Novara, assistiti sopratutto dalle organizzazioni del volontariato e non dal comune.
Sul problema della scuola, oltre a Baroni è intervenuta l’esponente di DemoS Chiara Valmacchino che osserva che in alcune scuole primarie gli allievi sono al 100% bimbi stranieri o nati in Italia da genitori stranieri, mentre altre scuole, frequentate solo da bimbi di origine italiana, rischiano di chiudere per mancanza di alunni. Questa situazione, segnalata da DemoS all’Ufficio Scolastico Provinciale, deve essere superata.
Sempre sui problemi delle periferie, Baroni osserva che quartieri come San Rocco non hanno esercizi commerciali, che a Sant’Agabio non vi sono aree di gioco per il bambini. In centro inoltre i bagni di alcuni parchi sono inagibili e i mini alloggi del De Pagave sono vuoti nonostante l’emergenza abitativa.