Alcune RSA della provincia di Novara hanno chiesto all’ASL e alla Prefettura un incontro per affrontare il problema della crisi (economica e di personale) delle strutture disertate da molte famiglie che cercano soluzioni alternative ai ricoveri.
Infatti proprio nel periodo post COVID è cresciuta nettamente la richiesta di servizi domiciliari o flessibili (casa di giorno). E’ noto infatti il gran numero di decessi per COVID avvenuti nelle grandi strutture residenziali in Italia e in Europa.
Una altro motivo di diffidenza delle famiglie verso le RSA è la scarsa applicazione delle direttive nazionali e regionali rispetto alle visite ai familiari. Molte strutture sono ancora di fatto chiuse e ricoverare oggi i propri familiari vuol dire non vederli più per molti giorni.
Di fronte a questo quadro è poco lungimirante che alla crescente richiesta delle famiglie di sostegno a domicilio si risponda con un’offerta residenziale sovradimensionata. Già in passato DemoS – Democrazia Solidale ha messo in dubbio la scelta di aprire nuove strutture (ad esempio a Borgomanero) a fronte di molti posti vuoti in quelle esistenti.
La nostra proposta è quella di chiedere alle RSA uno sforzo di riflessione e di riconversione della propria offerta assistenziale. Servono centri diurni a bassa intensità o ad alta intensità per i malati di Alzheimer, le case di giorno, offrendo risposte flessibili che rispondano ai bisogni degli anziani che sono sempre più diversificati. Non si può più dare una risposta uguale a bisogni diversi
Un altro fronte può essere quello dei servizi domiciliari. Le RSA potrebbero mettere a disposizione il personale in esubero alle famiglie che chiedono interventi di assistenza domiciliare tutelare, infermieristica e riabilitativa. Si potrebbero pensare forme di convenzioni con la ASL e con i comuni, che non sempre riescono a rispondere pienamente e tempestivamente alle richieste di aiuto delle famiglie.
ASL e comuni e consorzi di servizi potrebbero utilizzare i fondi per le integrazioni delle rette di ricovero per potenziare gli assegni di cura alle famiglie che vogliono assistere i propri a cari a casa loro.
Diamo agli anziani e ai loro familiari la possibilità reale di scegliere
quale offerta assistenziale utilizzare, favorendo i servizi territoriali
che offrono maggiori garanzie di protezione in casi di emergenza sanitaria.
Sottoporremo quindi queste proposte operative alle autorità competenti.
DemoS – Democrazia Solidale Piemonte
Elena Apollonio
Piergiacomo Baroni