Elena Apollonio, coordinatrice di DemoS – Democrazia Solidale del Piemonte, ha partecipato oggi, 11 settembre 2020, a una conferenza stampa tenutasi a Roma presso la Sala Margana per presentare le liste di DemoS alle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre. Qui di seguito trovate il racconto da parte di Elena dell’evento.
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Oggi 11 settembre in conferenza stampa DemoS a Roma con il nostro Presidente Mario Giro, il nostro Segretario Nazionale Paolo Ciani, Roberta Gaeta, coordinatrice DemoS Napoli e capolista della nostra lista per la Regione Campania, ho presentato le liste DemoS alle comunali 2020.
Abbiamo preso contatto con persone, realtà associative, liste civiche e raccontato la nostra proposta aconfessionale, ecumenica e radicale nei confronti dell’attenzione alla persona e all’ambiente.
Abbiamo ascoltato molto e dall’ascolto abbiamo compreso quanto sia profondo il bisogno di giustizia sociale e ambientale e quanto poco sia rappresentato.
Più che di grandi riforme abbiamo compreso che oggi in Italia c’è bisogno di ritessere, di rammendare : i legami sociali prima di tutto, quei legami già così fragili che ora, con il Covid, si sono ulteriormente infragiliti, ma anche di riparare i tanti luoghi trascurati e abbandonati.
I nostri programmi sono tutti caratterizzati da proposte concrete che hanno in comune il rifiuto della cultura dello scarto.
Case famiglia solidali, medicina territoriale e di prossimità, recupero di aree dismesse, promozione di mobilità sostenibile, economia circolare e dei beni comuni sono solo alcune delle proposte che, se saremo eletti, intendiamo realizzare.
Lavorando con le comunità, rendendo le persone attori del proprio cambiamento.
Con un unico obiettivo: invertire la rotta a partire dalle città, rimettendo al centro della politica il miglioramento della qualità della vita delle persone, di tutti, nessuno escluso, a partire dai più fragili.
La cosa di cui siamo più orgogliosi è di avere avuto il desiderio e la capacità di costruire liste in grado di rappresentare mondi davvero diversi con persone nuove, non rassegnate o chiuse nella paura o nell’odio, ma desiderose di esserci e di partecipare.