Il quotidiano “La Stampa” pubblica in data 2 settembre 2020 un articolo di Lorenzo Buratto che riporta la presa di posizione di DemoS sul problema del Daspo Urbano proposto dal sindaco di Cuneo Federico Borgna per i senzatetto che bivaccano presso la stazione della città.
II movimento politico DemoS nato dal gruppo “Cuneo Solidale”
La lista che appoggiava il sindaco si schiera contro il Daspo urbano
Scelta «inutile e infelice» dopo il lavoro degli ultimi mesi, «stonatura evidente», «atteggiamento incomprensibile. Anche il movimento politico DemoS (nato a livello nazionale dall’esperienza della comunita di Sant’Egidio e che a Cuneo raggruppa esponenti del vecchio gruppo di maggioranza «Cuneo Solidale» che sostene-va il sindaco Federico Borgna nel primo mandato) si «smarca» dall’ordinanza di Ferragosto contro i bivacchi nel capoluogo, con multe fino a 500 eur oe, per i recidivi, il Daspo urbano. Per Demos l’ordinanza: «E’ una scelta che riteniamo inutile e infelice, perché ’Amministrazione comunale si era recentemente molto attivata nella ricerca di sistemazioni per l’accoglienza e avrebbe dovuto continuare con quel metodo per cercare di dare una piccola risposta ad un problema molto complesso».
Ancora: «Purtroppo il Sindaco, non nuovo a queste iniziative ferragostane, ha voluto seguire un’altra strada. Stupisce però l’assoluto silenzio della maggioranza che sostiene la Giunta, una coalizione che si auto definisce di centrosinistra ma che risulta nei fatti non cosi sensibile e incisiva». Poi la critica allo strumento del Daspo, che «per sua natura non “risolve” ma semplicemente “trasloca” un problema». DemoS ricorda che i Daspo hanno trovato qualche applicazione nelle citta guidate da sindaci di destra (Savona, Udine, Gorizia) «con sindaci che “dovevano” mantenere le promesse nei confronti dell’elettorato». Infine: «Non comprendia- mo il comportamento del Sindaco Borgna e ancora meno il silenzio complice della sua maggioranza con prese di posizione pubbliche contrastanti all’interno del Pd locale. Speriamo non sia un segnale politico di cambiamento di una Città Medaglia d’oro per la Resistenza, che riesce anche a dimenticare i cento anni dalla nascita del partigiano scrittore Giorgio Bocca».
La critica di DemoS arriva dopo un lungo dibattito culminato su La Stampa di domenica 24 agosto con Marco Revelli che aveva bacchettato l’amministrazione che cercava di combattere i poveri anziché la povertà, spiegando che “è sicuramente più facile rispondere all’inquietudine dei cittadini tentando di “farle sparire” per decreto, che non tentare di contrastare le radici del fenomeno e predisporre strutture di sostegno e di accoglienza, posti letto e mense, sportelli e regole di avviamento al lavoro». Borgna il giorno dopo aveva replicato, sempre su La Stampa, difendendo l’operato della maggioranza e ripercorrendo le tante azioni che ‘Amministrazione ha fatto negli anni e soprattutto negli ultimi mesi. Aveva parlato di «tre nuove strutture aperte per accogliere le persone senza fissa dimora, le mense della Caritas (in realtà una sola in citta, ndr) attive tutto l’anno», poi il centro gestito delle associazioni all’ex caserma Piglione (altri 50 posti letto) e il lavoro con il terzo settore che «grazie ad un’equipe di professionisti si occupa di sostenere i cittadini e fornire informazioni alle persone in arrivo e transito sul territorio comunale», infine un servizio apposito «dedicato ai candidati braccianti agricoli». Concludendo: «L’unica cosa che non facciamo é nascondere la polvere sotto il tappeto»