«La violenza non è aumentata, è cresciuta la capacità delle donne di dire “basta” e di allontanarsi da un uomo che picchia, insulta, minaccia e usa ogni forma di prevaricazione contro di loro – dice Elena Apollonio, coordinatrice regionale di DemoSDemocrazia Solidale -. La differenza dei numeri è fatta dal servizio: è importante esserci e soprattutto aver creato una rete con altri soggetti fondamentali, come carabinieri, polizia e vigili urbani».
Anche in questi giorni di emergenza, con l’obbligo di rimanere a casa, emergono anche casi in cui forze dell’ordine allertano le operatrici dei centri antiviolenza chiedendo di «mettere in sicurezza» una donna, cioè di allontanarla da casa perché troppo pericoloso.
Situazioni tese da tempo che la convivenza forzata di questa emergenza sanitaria ha reso troppo rischiosa.
«Per questo chiediamo alle istituzioni di prestare la massima attenzione proprio ai centri antiviolenza – precisa Apollonio -. Pur usando le precauzioni richieste dalle disposizioni sanitarie, il servizio non deve conoscere rallentamenti. Anzi: proprio in questo momento è più utile che mai perché restare a casa per alcune donne può diventare un incubo. Ma noi ci siamo e vogliamo far sapere a tutte loro che non sono sole».