Il quotidiano La Stampa del 7 febbraio riporta le dichiarazioni degli esponenti del centro-sinistra nel Consiglio di Amministrazione di Atc, l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte, che contestano le intenzioni el presidente Luigi Songa di modificare i criteri di assegnazione degli alloggi gestiti dall’Ente. In particolare il consigliere Piergiacomo Baroni, esponente di DemoS, dichiara:
Noi siamo disposti a collaborare pienamente con la presidenza ma non per questo genere di battaglie di parte, bisogna andare oltre gli interessi personali e fare la politica seria che lavora per chi ha bisogno
Sull’argomento interviene anche Elena Apollonio, segretario regionale di DemoS-Democrazia solidale, che chiede al presidente Songa di occuparsi delle tante questioni aperte dell’Atc ed elenca:
Andrebbero affrontati in modo serio i problemi veri e concreti dell’Istituto tenendo conto delle competenze di ognuno come il recupero del patrimonio edilizio inutilizzato (930 alloggi) attraverso la ricerca di fondi. Di fronte a centinaia di famiglie senza casa o in emergenza abitativa tale intervento è prioritario. E poi c’è la gestione delle morosità incolpevoli, attraverso una sinergia con i servizi sociali dei comuni interessati, e di quelle colpevoli in una logica di giustizia sociale. Per quanto riguarda la questione del non accettare le autocertificazioni circa il non possesso di alloggi da parte dei cittadini stranieri forse non tutti sanno che in alcuni paesi non esiste il catasto urbano
Desta infine sconcerto l’esibita esposizione di simboli fascisti e del ventennio nell’ufficio del presidente ATC, senz’altro inopportuni in un ufficio pubblico della Repubblica Italiana, nata dall’antifascismo e dalla Resistenza.