Il 26 ottobre è stato reso pubblico il Rapporto Giorgio Rota 2019 su Torino. Secondo la valutazione di DemoS Piemonte, in esso è importante la messa a fuoco di un problema di metodo nell’azione politica nella nostra città, per cui “sono stati lanciati molti più piani e progetti di quelli che il sistema locale fosse in grado di metabolizzare e, quindi, di realizzare; per un certo grado, questo fenomeno può essere fisiologico (e tipico di tante città), in ogni caso a Torino pare spesso essere mancata un’attenta (e realistica) valutazione di partenza, in particolare, delle risorse finanziare e umane realmente disponibili, in modo da passare poi con efficacia alla fase di attuazione.”
Molta, troppa progettualità, dunque, senza adeguate capacità di realizzazione e senza adeguate risorse finanziarie. DemoS Democrazia Solidale Piemonte ritiene che si debba partire dalle persone inserite in un contesto ambientale accogliente e solidale. Questo significa meno piani strategici e maggiore attenzione ai territori e alle persone che li vivono, con la realizzazione di progetti specifici di potenziamento delle capacità delle stesse perché solo attraverso una ecologia integrale si possono affrontare i temi della giustizia sociale e dello sviluppo.
Ecologia integrale sta a ricordare che non esistono due crisi separate, una ambientale e una sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Questa ecologia integrale è inseparabile dalla nozione di bene comune. Nel contesto di oggi, in cui si riscontrano tante iniquità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate e private dei diritti fondamentali, impegnarsi per il bene comune significa fare scelte solidali sulla base di una opzione preferenziale per i più poveri.
Elena Apollonio
Coordinatrice
Regionale DemoS – Democrazia Solidale Piemonte